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IL CORPO NELLA RELAZIONE D'AIUTO
26 Giugno 2020
IL CORPO NELLA RELAZIONE D'AIUTO
La relazione di aiuto si fonda sulla necessità, percepita chiaramente o confusamente, di essere aiutati.
Quello che determina questa percezione è lo stato che normalmente chiamiamo di crisi, cioè di più o meno improvvisi mutamenti negativi delle condizioni esistenziali, accompagnati dall'incapacità di provvedere adeguatamente alla loro risoluzione con le nostre risorse.
Il termine crisi deriva dal greco "krisis" che significa scelta ed è proprio una scelta che lo stato di malessere percepito implica.
Le crisi sono unanimemente classificate secondo due categorie:
1. Le crisi evolutive o della crescita
2. Le crisi accidentali o della vulnerabilità esistenziale.
Le crisi della crescita coinvolgono tutti noi e sono prevedibili - anche se non nella loro evoluzione - e si percepiscono in corrispondenza delle "situazioni di passaggio": la nascita, dalla vita intrauterina a quella extrauterina; la pubertà, dall'infanzia all'adolescenza; la giovinezza, dall'adolescenza all'età adulta; la terza età, dall'età adulta alla vecchiaia; la vecchiaia, dalla vita alla morte.
Anche le crisi accidentali coinvolgono tutti noi, la loro caratteristica è riferibile alla loro imprevedibilità e sono osservabili in coincidenza con eventi che "interrompono" in forma imprevedibile il corso abituale dell'esistenza: una malattia fisica o psicofisica, una perdita dell'identità o del senso della vita, una tossicomania, un trauma, una violenza, la perdita del lavoro, una separazione, la morte di una persona cara, ecc.
Le crisi della crescita, o meglio detta dell'evoluzione, sono sempre state gestite attraverso lo strumento sociale del rito, che permetteva l'anticipazione e il riconoscimento/sostegno del collettivo all'individuo impegnato in un processo di cambiamento in genere doloroso, se non semplicemente disorientante e solo in alcuni casi particolari richiedevano il sostegno individuale.
Anche le crisi accidentali, in diversi casi, venivano affrontate... Continua a leggere
Il corpo nella relazione
Master in Counseling a Mediazione Corporea (metodologia IPSO) rivolto a Counselor professionisti e a tutti i professionisti impegnati nelle relazioni d’aiuto che vogliano integrare l’approccio corporeo nella loro pratica professionale.
IL COUNSELING E IL METODO SOMATORELAZIONALE
Il counseling professionale è un'attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione. Il counseling offre uno spazio di ascolto e riflessione, in cui esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione, stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento. (continua la lettura)